101 Giorni di Dialoghi col mio ESSERE

GIORNO 6

ASPETTATIVA

5 agosto 2022, 5:22 a.m.

(Tradotto dalla mia animamica Gabriel)

IO: Sono molto entusiasta dai nostri dialoghi quotidiani. Sono una fonte di ispirazione per me, mi rendono molto felice, anche poter condividere questi dialoghi. Mi dà una grande gioia poterlo fare. Sono entusiasta di vivere e sentire il coraggio, quella forza dentro di noi, quell’adrenalina effervescente che ci dà una spinta gustosa.

SONO: Oggi ti sento molto addormentata piccola mia, e ciò è perfetto, non costringere niente nel processo, non forzare nulla, la tua connessione con me esiste già ed è indissolubile. Rilassati, riposa in me.

IO: Come può essere che siano così diretti i nostri dialoghi?

SONO: Perché tu sei così. Questo spazio che hai creato è ciò che fa sì che tu ed io ci conosciamo. 

IO: E’ così bello sedermi e scrivere, passerei ore ed ore a scrivere, ma come dici, il sonno si fa sentire e le mia dita e testa pesano.

SONO: Lascia che ciò che dovrà essere si manifesti.

IO: Si manifesti?

SONO: Sì, si manifesti, lo sai già, che si faccia “la festa con le tue mani”, l’hai imparato già questo concetto, a volte la parola festa è fraintesa, poiché festa è creazione.

IO: Creazione? Cosa c’entra festa con creazione?

SONO: La creazione è il modo per far sì che tutta la natura pro-esista, è per quello che il paradiso è legato al vivere festeggiando, felici, tutti allegri. In realtà, la creazione è il modo di manifestare dell’universo. Siamo universo che cammina ed è lì che ci confondiamo a volte.

IO: Mi sento persa di nuovo nel discorso e nella spiegazione.

SONO: Conosci le basi già, Nina respira, respira, adesso che ti accompagno anche in frequenza, ti lascerai portare meglio dalle tue mani. La manifestazione / creazione è tutto ciò che esiste nell’universo e in tutti i multiversi.

IO: Multiversi? Quello mi allontana completamente dalla mia comprensione 3D lineare…

SONO: Rilassati, senti le tue dita, senti la frequenza della musica, crea, manifesta strada con le dita. Lo stai facendo bene piccola mia, lascia soltanto le tue aspettative da parte e goditi il processo.

IO: Adesso capisco, ho aspettative dai nostri dialoghi, è qualcosa che non provavo questi giorni, ma adesso che me lo dici, riconosco che la mia mente fantasiosa ha iniziato a provare aspettative.

SONO: Esatto, fanta-siosa sono fantasmi piccola mia, è qualcosa che è dentro tante possibilità, il nostro dialogo è iniziato rispondendo ad una chiamata lontana anni, solo che oggi lo stai manifestando, creando in questo universo dentro il multiverso.

IO: Grazie per la tua pazienza e affetto, è così avvolgente il nostro incontro, così dolce e tenero tutto, a volte sento come se mi stessi abbracciando, sono entusiasmata di scriverlo. Continuiamo, siamo nei multiversi, raccontami dolce amico.

SONO: Multiverso sono le infinite possibiltià dell’universo, perché possa manifestarsi = crearsi in se stesso e così poter riconoscerti.

IO: Quanto è bello e strano allo stesso tempo.

SONO: Lo senti strano? Non dimenticare che ne fai parte, TU sei quell’universo che si osserva, si vive nei multiversi: molteplici-forme.

IO: Mi dici questo e mi perdo completamente nel nostro discorso, giacché come capirai, sono di carne e ossa, il mio corpo è uno, la mia vita è una e la mia realtà è una, che cambia continuamente, ma sempre una. Faccio fatica a sperimentare i multiversi dentro di me.

SONO: Heheheh mi fai ridere, sì, sì, piccola mia, è così come lo senti, la tua mente te l’ha mostrato così tutta la tua vita. E’ normale la tua osservazione, connettendoti con il tutto, man mano comprenderai, e ciò che è ancora meglio, SENTIRAI.

IO: Credo che le mie aspettative sono infime e minuscole dinnanzi a questa dichiarazione, mi sento come dici, una piccola innocente che vuole la sua caramella, senza capire che è in realtà la carezza di quella mano, ciò che vuole in realtà.

SONO: Comprendi ora che le aspettative alla fine limitano l’essere umano, poiché guarda l’universo come una sola opzione, essendo che in realtà sono molti i “versi” direzioni dove i suoi sogni possono crescere e manifestarsi.

IO: Mi hai stupito ancora, tutto ha una logica che sfugge alla mia mente ed è meraviglioso, come dice una amata amica.

SONO: Così è piccola mia, quando hai aspettative, ciò che in realtà stai facendo è creare muri attorno alle molteplici potenzialità, credendo che c’è solo una realtà per te, che è uni-direzionale e limitata da te stessa. Comprendi il controsenso delle aspettative? E’ perciò che si dice che non si realizzano mai, poiché si perdono nel processo di manifestare per unirle, all’avidità, all’orgoglio di mostrare, a cose che non sono coerenti col tuo sentire, amore primordiale per la magnificenza della manifestazione di tutto ciò che È, e dopo lo unisci alla frustrazione perché non si compie come dovrebbe o si vorrebbe pensando di modo lineare, lo comprendi ora?

IO: E’ vero, non l’avevo mai pensato così, è un nuovo risignificato delle aspettative alla fine. Le aspettative sono più limitanti che costruttive?

SONO: Sì, sì, non è così lineare, ma quando hai aspettative, rimani in attesa e nient’altro, poiché l’universo non è una tastiera di un computer, dove tu decidi completamente cosa digitare, la tua mente solo esegue. Ricordi? La capacità di immaginare quello è perfetto e molto bello, si manifesta ed è creatore, poiché è lì dove il cuore spinge e l’energia vitale per camminare verso quello, utilizza l’immaginazione per creare, senza aspettative ti lasci andare. Grazie alla tua immaginazione e la connessione di idee tu ci sei qui.

IO: E’ vero, avevo molta voglia di iniziare a farlo ma non sapevo come. Ma come dici, unendo differenti idee, messaggi, sentimenti, situazioni, coincidenze sincroniche, ho usato la mia immaginazione ed ho pensato nella strategia per iniziare a dialogare co te mio ESSERE, te, Lala, io. Mi dirai il tuo nome se vuoi quando sarà il momento, non so perché non te lo domando, mi piacerebbe, ma sento che non è il momento. Si manifesterà quando sarà.

SONO: Il mio nome è Jöel.

IO: Bello, bellissimo. Quando ho rinunciato alle mie aspettative di sapere il tuo nome, compare come per arte di magia, ti sento uno con me. GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE.

SONO: A te piccola mia. 

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