6 agosto 2022, 5:30 a.m.
Amore verso me stessa
(Tradotto dalla mi animaamica Gabriel)
IO: Diverse volte al giorno penso… perché ho iniziato questa sfida per me? E la risposta non è chiara. Perché credi che sono qui che scrivo?
SONO: E’ semplice, lo fai per imparare a stare con te stessa. Non lo fai perché vuoi sapere di più, tutto è già dentro di te. Tu solo vuoi riconoscerti in te, è qualcosa di molto comune negli esseri umani, non riconoscersi, gli è più semplice guardare fuori e vedere l’altro, in realtà non si rendono conto che anche quando guardano fuori guardano se stessi.
IO: Perché succede questo? Tutto l’universo ha come obiettivo riconoscersi, è qualcosa che ho imparato, ed è ciò che sto tentando di fare oggi, a quest’ora, con il sonno che ho.
SONO: E’ così piccola mia, vuoi riconoscerti per ciò che sei, non per ciò che pensi, lascia che la tua mente dorma e continua il dialogo. La verità delle cose non è ovvia, non è semplicemente esposta, tutto è nascosto con un significato molto importante.
IO: Quale?
SONO: Trovare il senso alle cose, e quando lo trovi, trovi il creatore, l’UNO, l’origine, la risposta a tutte le cose, la verità. Questo è ciò che stai facendo qui addormentata. Comprendi?
IO: Sì, sono felice di potere sperimentar-mi e provar-mi, è qualcosa che mi attrae moltissimo, solo che questa volta è diverso, si sente diverso. Di solito le sfide, le prove che mi proponevo, correre per mesi, scrivere libri, alzarmi alle 5 del mattino per correre, meditare e leggere per 50 giorni di fila, andare in Inghilterra ad un evento di crescita personale da sola con un braccio fratturato, il corso dei miracoli per due volte di seguito, 365 giorni di fila…e tante, tante altre sfide, mete, propositi…mi rendo conto di averli fatti per dimostrare a me stessa e agli altri. Questa volta, sento per la prima volta, che lo sto vivendo per me e semplicemente lo condivido con chi risuona questa informazione.
SONO: Questo che stai facendo è l’incontro più sincero con te stessa.
IO: Adesso che lo dici, è così, credo di aver fatto tutto nella mia vita per essere riconosciuta dagli altri. Com’è difficile ammetterlo, mi sento triste, mi viene da piangere.
SONO: No, non lo è. E’ genialmente duro.
IO: Ma com’è che la difficoltà, il dolore, la sconfitta, la tristezza di capire che ciò che vivi è la somma di azioni da godersi? Che senso ha la tua frase precedente?
SONO: Ciò che mi piacerebbe che tu capissi è che tutta la tua vita è un processo di ri-scoperta ciclico. Ti trovi in una spirale di esperienze diverse da provare e sperimentare, sentire che esisti, sentire la tua presenza reale in questo mondo, in questa realtà.
IO: Mi fa male pensare che ho fatto così tanto per piacere agli altri, ho una sensazione di non aver vissuto, che ho solo corso dietro l’approvazione, l’affetto e l’ammirazione degli altri.
SONO: E così è stato, cosa c’è di male o perché fa male?
IO: La mia sensazione è di non aver vissuto.
SONO: Ciò non è reale, poiché la bambina che viveva sperimentando cose, sfide, quella stessa bambina è chi scrive, solo che oggi la direzione delle cose è diversa, in questa prima tappa della tua vita la direzione era verso l’esterno, adesso la direzione è verso te stessa, verso l’interno. Vedi? E’ solo una questione di direzione e senso. Il senso delle tue azioni è cambiato. Non è che uno è perso e l’altro guadagnato come lo stai vivendo e sentendo.
IO: L’ho compreso, ho avuto una sensazione di calma automaticamente, grazie. Perché la tendenza è giudicare “male” o in modo errato piuttosto?
SONO: Non è errato ciò che senti, è corretto, è solo che il senso che gli dai non è lo stesso di ciò che è in realtà. Vedendo oltre, o con una prospettiva più ampia, trovi che l’unica cosa che hai fatto è sperimentare te stessa, sei sempre tu la protagonista, in un senso e nell’altro. Solo che uno è cosciente e l’altro no.
IO: Adesso comprendo, e sono contenta. (ed inoltre mi addormento, ora con un sorriso)
SONO: Comprendi le emozioni, esistono per essere vissute, tutte, sono loro che ti fanno andare avanti, è la tua chimica che regola il tuo organismo, e da qui l’importanza che tu conosca te stessa, le tue reazioni, i tuoi bassi istinti, e le tue differenti emozioni, il tuo sentire.
IO: Hai detto bassi istinti, cosa intendi? Cosa c’entra con quello di cui stiamo parlando, l’auto sperimentarsi e l’auto riconoscimento?
SONO: I tuoi bassi istinti sono quelli che hai vissuto da fuori, l’orgoglio, l’invidia, la vendetta, l’odio, la rabbia, la gola, l’avidità, e tanti altri nati da quel fare per dimostrare, per fare vedere che Nina può, che è capace. In realtà, stavi sperimentando i tuoi “bassi” istinti per essere in grado di spingerti a fare quelle cose, camuffate come cose che facevi per te, per la tua crescita personale. Non le stavi facendo per la tua crescita personale, stavi sperimentando ciò che per molti anni reprimevi nella tua vita e che non ti permetteva di vivere coscientemente, credendolo o giudicandolo come qualcosa di “brutto o erroneo”.
IO: Wow wow wow incredibile questo dialogo che “assorbo” da te oggi.
SONO: Ciò che stai facendo non è una sfida, stai coltivando l’amor proprio, riconoscendoti in maniera completa e cosciente, ri-conoscendo tutte le tue parti.
IO: E’ incredibile come riesci a stupirmi…ecco il titolo di oggi. TUTTO QUESTO E’ BELLO E SUBLIME (con le maiuscole). Grazie, grazie, grazie!
SONO: A te piccola mia, a te.