101 Giorni di Dialoghi col mio ESSERE

GIORNO 41

L’ABBONDANZA

11 settembre 2022, 5:01 a.m.

(Tradotto dalla mia animamica Gabriel)

IO: È davvero un grande titolo quello d’oggi, l’abbondanza nell’universo. Perché c’è così tanta limitazione in quella parola essendo che è totalmente il contrario? Cos’è o cos’è stata la convinzione che ha limitato questo termine in tutto ciò che esiste nell’universo?

SONO: L’abbondanza personale altro non è che l’abbondanza dell’ESSERE, tu sei già un essere abbondante, solo che vedendoti in un corpo limitato e finito credi che così è tutto l’universo, poiché ciò che vedi è misurabile, non capisci quello che non puoi misurare, ti perdi, non riesci a comprenderlo nella sua totalità, è l’ignoranza che ti rende difficile entrare in questo tuo stato di coscienza più elevato dell’ESSERE. 

IO: Capisco ciò che mi dici, riesco a vederlo da un’altra prospettiva, l’ho sentito in prima persona, la limitazione nell’abbondanza che già È. 

SONO: Questo concetto è stato per molto tempo un modo di manipolazione, da lì la tua ribellione “contro” di lui, perché associ abbondanza con una sottomissione e anche quello ti risuona e ti allontana da già che già È. 

IO: È incredibile ciò che mi dici, sento che il mio stomaco inizia a girarsi.

SONO: Non è da meno, il tuo “cuoricino” ribelle si esprime, perché per molte vite si è ribellato alla sottomissione e al “controllo” di “ricchi” su “poveri”, questa sottomissione era causa di grandi lotte, esterne ed interne ed è lì dove le tue viscere si ricordano ed urlano. Tu sei già abbondante, è una condizione dalla nascita all’interno di tutto ciò che è creato nell’universo, ciò che limita è il cervello finito, è il concetto finito della vita e la morte, è lì dove l’abbondanza si sente stretta e limitata, impotente, impossibilitata. Il concetto di illimitato impedisce di vedere la grandezza del tuo essere e della tua abbondanza in questo piano, perché lo vedi ancora con i tuoi occhi della terra, lì vibri e lì attiri ciò che vibri.

Nella misura in cui il tuo ragionamento su ciò che è misurabile continui a premiare il tuo sentimento di essere abbondante starai limitando ciò che è già, volendo controllare per ritrovarti nell’esistenza. Non ti sei ancora accorta che tu sei più dei limiti del tuo cervello e le tue connessioni neuronali, le tue capacità sono già più di tutto quello. E quando ascolti sei meravigliosa, eri degna, è lì dove le orecchie fanno fatica a farsi un’idea di ciò che è. Capisci?

IO: Sì, lo capisco, la sensazione è molto nuova per me, la sento ancora non tanto chiara, ma capisco. L’abbondanza non è misurabile né limitata, è lì dove si perdono le mie connessioni neuronali, inoltre credo che sia legata ad un pensiero di paura e morte, non essendo misurabile la elimino, perché è sconosciuta e quindi risveglia l’allarme “pericolo” inconscio del mio cervello.

SONO: Una cosa del genere, le tue parole non sono solo parole, la cosa importante è il concetto da dove lo guardiamo, se lo vediamo dall’uomo essere umano, è limitato e se lo vediamo con gli occhi della nostra parte divina, lì la comprensione ed il sentimento del concetto sono diversi.

IO: Capisco, ieri ho avuto un’esperienza sentendo l’universo ed è stato meraviglioso, le mie cellule hanno provato quel sentimento.

SONO: Ecco, crea quello stesso sentimento tutte le volte che sia possibile, perché lì troverai la maniera di conoscere meglio l’abbondanza nell’universo e in te.

Le sensazioni fisiche parlano del tuo passato, presente e futuro. Nel tuo corpo esiste già la memoria di tutti i tempi, è fondamentale che tu sia consapevole di questo termostato e lo ascolti più spesso prendendoti il tempo per farlo, dialoga con lui, ti risponderà.

IO: Sì, sì, sto lavorando consapevolmente questi giorni. La sensazione che ho è che più sto attenta, più le mie cellule mi parlano, più sono connessa al mio corpo, più si risveglia in me la ribellione con dei comportamenti contrari a ciò che sento, come se mi ribellassi ai mei sentimenti.

SONO: In realtà chi si ribella è il tuo cervello, perché sente che perde il controllo su di te, su ciò che riconosce come certo, noto, ed è lì che resiste. È un passo dopo passo, non avere fretta, usa la pazienza che è infinita e soprattutto l’AMORE verso te stessa, verso l’umanità meravigliosa.

IO: Capisco, dovrò anche parlargli e rassicurarlo che stiamo lavorando per allinearci ad un nuovo concetto di vivere respirare la vita.

SONO: Ottima questa analogia: RESPIRARE LA VITA (il regalo più grande in questa esistenza: il presente)

IO: Bello. Grazie, grazie, grazie.

SONO: A te NINA; a te per permetterlo.

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