101 Giorni di Dialoghi col mio ESSERE

GIORNO 4

5 agosto 2022, 5:15 a.m.

Che allegria!

(Tradotto dalla mia animaamica Gabriel)

IO: L’incontro di oggi è molto speciale per me.

SONO: Sì, lo so.

IO: Perché quando siamo felici, la vita scorre più velocemente? Dovrebbe essere il contrario no?

SONO: Normalmente la felicità è uno stato così effimero, che quando ci troviamo lì, non ce ne rendiamo conto. L’essere umano apprezza poco la felicità, la desidera talmente tanto che quando la ottiene, non se ne rende conto, solo la considera quando la ricorda, ma a quel punto è già andata per la mente e rimane il felice ricordo.

IO: E’ vero, non me ne ero accorta, è così strano cercare talmente tanto qualcosa per poi ottenerlo e non rendercene nemmeno conto.

SONO: E’ così piccola mia, credo che più felici siete, più tristi vi sentite.

IO: Non capisco, ti interrompo, mi sono persa.

SONO: La tristezza è un’emozione dove non contiamo su grandi decisioni, l’essere umano si inibisce e non vuole pensare, sentire, fare, decidere, cercare, scegliere… e ciò succede perché non sente l’impulso di fare, non trova un motivo di fare, un perché. Allora rimane in uno stato di quiete, solo sentendo.

IO: Ma com’è che la felicità porta alla tristezza?

SONO: Bene… la tristezza ci prepara per stare attenti a ciò che sta per accadere.

IO: Attenti? Se mi dici che ci inibisce… non capisco niente

SONO: Attenti in stato di quiete, non faccio e smetto di fare, è lo stato dove meno energia si utilizza e dove più dura la vita. Comprendi?

IO: Mi confondono un po’ le parole, sento che non hanno un filo conduttivo… non so dove mi portano… è scomodo a volte

SONO: Rilassati Nina, respira… respira, è un dialogo per vivere ciò che E’. Il controllo che pensi di avere, non è così reale, poiché non controlli i tuoi pensieri, loro arrivano per ripetizione, per programmazione, ed è per quello che a volte non ha un senso per te. Ricorda, assorbiamo informazione dal cuore. L’intelligenza del cuore è amorevole, senza condizionamenti né restrizioni.

IO: E’ bellissimo ciò che dici, ma ho ancora quella sensazione di disagio, mi rimane nel corpo…

SONO: Lascia andare le tue mani che sono ora le mie, e non pensare… non pensare, solo respira, e fidati del processo, questa conversazione non ha un fine a se stessa, lei ha uno scopo maggiore ancora, che per ora non conosci, né immagini.

IO: Voglio ispirare le persone, come me, perché si conoscano e vivano dalla loro essenza.

SONO: Suona davvero bene ciò che dici ed in un certo modo lo desideri, ma questo è per te, ed è già tanto. La vita ci chiede di assumerci le nostre responsabilità, ed è in realtà l’unica cosa che possiamo fare. Sei l’unica cosa che esiste nella tua realtà, che è particolare e personale, ognuno vive la sua realtà, nel suo mondo.

IO: Ho iniziato felice ed entusiasta questo dialogo, ma adesso mi sento triste, persa. Come mai?

SONO: Oggi è un giorno speciale per te, vero?

IO: Sì, è il compleanno di mio figlio.

SONO: Quando hai partorito tuo figlio, eri felice?

IO: Adesso che ci penso, mi sono sentita sollevata dal fatto che tutto era andato bene e che lui era con me.

SONO: Tutto sotto controllo, vero?

IO: Sì, in certo modo, mi sentivo più tranquilla che felice, è vero! Non l’avevo mai pensato in questo modo.

SONO: E’ un evento così importante per una donna, sicuramente uno dei momenti più intensi e di maggior “felicità” per molte di loro. Tuttavia, pochi giorni dopo o addirittura subito dopo, la donna entra in uno stato che si chiama depressione o di crisi post parto. Questo stato porta ad una tristezza profonda, a non voler fare niente, solo piangere e piangere.

IO: Perché è così? Dovrebbe essere il contrario se ci pensiamo bene.

SONO: Non pensare Nina, non pensare… respira… ok. In uno di quei momenti che “dovrebbe” essere uno dei più felici, la donna si intristisce, è strano l’essere umano dirai. In realtà non lo è, direi che la reazione o risposta è molto intelligente, quando le emozioni si vivono in una maniera molto intensa, arriva dopo la controparte, la polarità. Tanto la rabbia, l’allegria, la tristezza come la paura se si vivono in maniera molto intensa, dopo sale la polarità…è ciò che si chiama: legge di compensazione. Esiste nell’universo e l’essere umano ne fa parte. Le reazioni emotive polarizzate ci provocano reazioni chimiche nell’organismo che sono dei veri squilibri ormonali, se non li compensiamo, il nostro organismo in una certa maniera “soffre”. Comprendi ora?

IO: Sì, che allegria! Pensavo che fosse la mia mente che parlava e mi diceva ciò che dovevo scrivere ed in realtà sei tu, quanto abbiamo da imparare gli essere umani…

SOY: E’ così piccola mia. La tua allegria, più che allegria, è sollievo, lo percepisco, è come se ti sentissi al sicuro, già non devi “correre per salvarti”, entri nella quiete, nel ricordo e ti lasci andare.

IO: E’ vero, mi sento così. Mi meraviglia questo dialogo, è incredibile, il sorriso diventa sempre più grande sulla mia faccia. L’allegria di questo momento si sente genuina, reale, leggera, senza pesi. Il mio corpo si sente leggero, come se si sollevasse…la sensazione è bellissima. Perché?

SONO: Adesso ti senti sicura, protetta, e ciò ti toglie peso. E’ per via dell’attaccamento alle cose, quando non lotti più, non resisti più e lasci che sia ciò che dev’essere. E’ ciò che normalmente si dice “scorrere”, lasciarsi andare.

IO: E’ molto, molto bella la sensazione, mi piacerebbe sentirmi così, vivere in questa sensazione per sempre. 

SONO: Puoi farlo, di fatto quello è il vero stato dell’essere o la vera “FELICITA’ DELL’ESSERE” in maiuscole.

IO: E’ così bello ciò che mi dici, così semplice e straordinario allo stesso tempo. GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!

SONO: A te piccola mia, per permetterti di ESSERE.

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