101 Giorni di Dialoghi col mio ESSERE

GIORNO 30

31 Agosto 2022, 5:03 a.m.

Le limitazioni

(Tradotto dalla mia animamica Gabriel)

IO: Ti piace approfondire i temi che mi tocca trascendere, non ti preoccupare che lo capisco perfettamente dall’amore eternità che permea ogni cosa. Solo scrivendo mi rendo conto che se mi muovo dentro i miei limiti sto limitando l’energia dell’amore.

SONO: Così è amata NINA, così è, quando ti senti in limitata, quando vivi nella scarsità, quando non vedi ciò che realmente sei, l’energia dell’Amore non scorre, ristagna, rimane quieta, uso. È per quello che quando parliamo di uscire dalla zona di comfort, ciò significa scomodità e disconforto, stiamo parlando di aumentare l’energia dell’amore in noi stessi.

IO: Impressionante, sento come un peso nelle mie braccia che scorre fino alle mie mani, è la consapevolezza di ciò che mi stai dicendo, la sensazione è perfino dolorosa, scomoda

SONO: Quello è il non amore, è dolore in non amore, è pressione, il non amore è disagio coperto da cose materiali e terrenali. Il non amore verso se stessi è NON VIVERE. Non parliamo dell’autostima, quello l’hai già risignificato, l’autostima in realtà è auto-conoscenza poiché non puoi “comprendere” ciò che non conosci ancora. L’amore comprende tutto, integra tutto. VIVERE senza sapere chi siamo è camminare senza meta, è fluttuare in aria, è non poter riconoscere in ogni creazione dell’universo.

IO: Sono davvero stupita da questa nuova visione dei limiti, e di come si relaziona direttamente con non conoscerci, con correre nella vita per non essere mangiati. Questo deve avere un senso come tutto nell’universo, vero?

SONO: Hehehe… non ti arrabbiare he… certo che sì, ha avuto un grande senso, mantenerci al sicuro per la grande evoluzione planetaria, durante secoli correre ci ha mantenuti vivi. E’ oggi, nell’eterno presente che ormai non abbiamo bisogno di continuare a correre poiché niente ci insegue. È momento di frenare e respirare lentamente e profondamente, ogni singolo momento di questi tempi, è lì che ti libererai dai tuoi limiti, poiché stai osservando consapevolmente cos’è successo, cos’è già stato, il risultato attuale di ciò che vivi è ciò che è già stato. RESPIRA E OSSERVA SENZA GIUDIZIO, solo OSSERVA. 

IO: Quello è davvero difficile, come frenare la nostra mente piena di etichette e di aggettivi qualificativi??

SONO: Ancorati alla terra, mentre respiri, ancorati ai tuoi piedi, alle piante dei tuoi piedi, il tuo cervello sarà lì in quei, metti il tuo cervello per qualche istante nella pianta dei tuoi piedi e nella respirazione cosciente, lenta, profonda, vedrai che non arriva al minuto lineare come lo conosci. È solo qualche secondo, credi di potercela fare?

IO: Sì, sì, lo metterò in pratica. GRAZIE JÖEL.

SONO: Di niente NINA, sto dialogando con te per contribuire alla nostra squadra divina, siamo l’IOSONO della tua essenza più pura e divina.

IO: Perché mi entrano calori e sensazioni scontrate con queste parole così belle e sublimi?

SONO: Poiché le tue cellule non sono ancora abituate a riconoscerlo in questa materialità, sono state preda facile che deve correre per sopravvivere, ed è lì dove compaiono le tue sensazioni di confusione e di scomodità quando ti nomino per ciò che sei.

IO: Inevitabili le mie lacrime, scendono ancora una volta, sono ormai le mie naturali amiche.

SONO: Così è, le tue lacrime sono qui per poter aiutarti nel tuo percorso, per pulirlo, guarirlo e purificarlo, integrare tutto ciò che non è integrato, perché le lacrime diluiscono, decomprimono, liberano il dolore oppresso, il dolore non compreso, non alleviato, non appreso. Le lacrime sono piccole prese di consapevolezza e di amore verso se stessi. Non evitarle, sentiti libera di esprimerle.

IO: Io piango molto per tutto, sia per tristezza che allegria. Mia mamma mi chiamava la piagnona, adesso capisco perché mi vergono di piangere, mi sono accorta proprio ora. Quando piango, cerco di nasconderlo e se non posso mi vergogno del mio viso e mi viene ancora da piangere e mi dispero, ne sono diventata consapevole in questo momento.

SONO: NINA mia, piangi in pace, libera tutte le lacrime necessarie, poiché non sono solo le tue, ma quelle di moltissime vite e generazioni che non hanno potuto esprimerle per vergogna e sono rimaste oppresse dentro. Verrà il giorno in cui le lacrime cadranno meno nella misura in cui romperai i limiti del tuo cuore, con l’amore per ciò che tu SEI. 

IO: Grazie, grazie, grazie per così tanta BELLEZZA!

SONO: A te NINA, per PERMETTERE e ESPANDERE.

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