101 Giorni di Dialoghi col mio ESSERE

GIORNO 20

21 agosto 2022, 3:49 a.m.

POTERE PERSONALE

(Tradotto dalla mia animamica Gabriel)

IO: Oggi non riesco a dormire, non so se è il caldo, il mio stomaco che fa la digestione, i miei pensieri, le mie emozioni agitate, non lo so, so solo che non potevo dormire, ho preferito alzarmi e conversare con te. Mi sento in pace quando lo faccio, è una sensazione nuova che ho scoperto ieri.

SONO: Vivi ciò che senti, senti ciò che vivi. Quella pace che trovi nei nostri dialoghi è quella che provi, senza di loro, non l’avresti.

IO: Scusa? Non capisco, suona bene ma è confuso. Spiegami per favore.

SONO: La pace che provi non è altro che l’aprirti, vivere l’esperienza, e questi incontri sono uno spazio dove non devi dare spiegazioni a nessuno, sono tuoi, fai e disfai, uno spazio dove tu, sei tu. Quando sei fuori da questa esperienza credi di essere condizionata, senti di dover fare… quel dovere non parla della situazione reale che vivi, ma è governato da schemi fissi, arcaici, che ti fanno sentire che devi rispondere, e ciò ti fa sentire limitata, legata ad una NINA in una certa maniera.

IO: Ultimamente sento molto forte una voglia di avanzare e sperimentare, la mia sensazione di questi giorni è che sono guarita molto nella mi avita, i miei schemi, i miei rapporti, nelle mie vite passate, nelle mie eredità. E’ arrivata un forte chiamata per andare avanti. Sento che continuare a scavare in questo momento mi fa ristagnare e non poter continuare a fare passi nella mia evoluzione, penso che sia giunto il momento di sperimentare cose o idee nuove, soprattutto schemi nuovi… non è una sensazione… cosa mi dici al riguardo?

SONO: Più che un sentire è un desiderio NINA, osservare schemi antichi, ereditati, è un compito costante ed è lì la chiave del nuovo sperimentare, l’osservazione è il passo successivo nel cammino della consapevolezza, è molto probabile che tu sia stanca di farlo nella stessa maniera, la tua auto-indagine, e questo è risolvibile, perché questi dialoghi sono perfetti perché tu possa continuare a guarire concetti e credenze fisse, limitanti, aprendoti a nuove idee. Hai una mente irrequieta e senti sempre la chiamata a scavare tutto ciò che ti si presenta, forse è per questo che sei stanca e ciò che in realtà vuoi è essere più te, la tua propria autorità nell’auto-indagine e non delegarla come forse senti che stai facendo.

IO: Potrebbe essere, mi risuona, sento che quando sono qui a scrivere, il mio sentire si tranquillizza, le mie emozioni si addolciscono, sono veramente in pace, in amore. Ho dubitato a scrivere la parola, come se avessi paura di dirlo apertamente, sento amore per il mio processo, per il mio cammino, sono riconoscente verso me stessa per il tutto il percorso finora fatto, per permettermi di entrare in tutti i luoghi psichici che sono entrata in tutti questi ultimi anni. Questi ultimi mesi sono stati molto terribili come dice una mia amica.

SONO: Così è piccola mia, sono stata testimone di quello.

IO: Hehehehe mi viene da ridere, logico che sei stata testimone, impossibile non esserlo. Tu sei io, ed io sono tu.

SONO: E’ così, mi fa piacere il tuo sarcasmo, ridi di te stessa. E questo è molto, molto positivo per il tuo cuore, para del distacco dalle cose, dai risultati, è molto liberatorio per te.

IO: Le mie sensazioni questi giorni sono di serenità e di fiducia nel processo, accompagnate da paura condizionata dal come in teoria dovrei sentirmi, in un modo o in un altro, dalle circostanze nuove e particolari che sto vivendo attualmente. Ho vissuto un uragano nella mia vita, mi sento nell’occhio della tempesta, non in lei, è molto molto strana la sensazione, assolutamente nuova per me.

SONO: Ciò che vivi è nuovo e molto evolutivo, osservare gli uragani della vita come grandi apprendimenti evolutivi è chiave, ricorda le parole, crisi-opportunità, adesso lo capisci. Prima le conoscevi, ora le vivi. Tu sai, è un passo dopo passo, la fiducia che provi è relazionata al distacco e inoltre al riconoscere in te le risorse, le tue paure, la tua fonte di potere.

IO: Mi viene la pelle d’oca…

SONO: La parola potere è stata utilizzata ed abusata per soggiogare gli altri ed è lì che giace il potere personale, la sensazione si sente confusa poiché non vogliamo essere sottomessi da nessuno, neanche da noi stessi, capisci?

IO: Wow, mi viene la pelle d’oca ancora di più. Questa nuova prospettiva che mi fai vedere è davvero rivelatrice per me, poiché quella frase, potere personale, mi attira, ma allo stesso tempo mi fa paura, poiché mi allontana dalla mia zona di comfort. Ciò che dici implica prendersi le responsabilità, uscire dalla modalità bambina e vestirmi da adulta.

SONO: E’ così. Agire dal potere personale implica a volte cambiare, cambiamenti radicali che non sempre siamo disposti a negoziare. Tu ad esempio, ti senti molto comoda essendo una piccola coccolata, protetta. Hai camminato molto per ottenerlo e sei riuscita ad avere la tua sicurezza lì.

IO: Specificamente, cosa intendi?

SONO: Al tuo clima familiare, di amicizia. Ti senti comoda in certe occasioni, credendo di poter “manipolare” gli altri, come facevi da bambina con papà e mamma.

IO: Manipolazione? Sei molto duro con me.

SONO: Sei dura tu stessa, poiché credi che manipolare sia scorretto, invece, è una strategia di sopravvivenza che realizzavi per continuare a rimanere in vita, dove i tuoi strumenti non erano ancora sviluppati, né sufficienti. E quello non è “sbagliato”, al contrario, ti ha permesso di continuare a vivere = evolvere. Ciò che è involutivo è continuare a pensare che quella sia l’unico modo per farlo. In un momento specifico della tua vita, perfino necessario per continuare il cammino. E’ nella tua vita attuale dove mantenere quel comportamento strategico non lo è più. Creando in te un ancora per crescere e non solo, ma anche perché tutti siano coinvolti. 

Ieri ciò che ti ha dato fastidio della chiacchiera con la tua amica è stato che hai sentito quella manipolazione alla quale ti appoggi spesso per mantenere “sotto controllo” la tua vita e l’hai visto di riflesso nell’altro, il fastidio però è stato vedere te stessa in quel ruolo quando parli con gli altri, la tua insistenza, la tua intensità nel parlare. Tutto è perfetto e ciò che ti è successo con la tua amica anche.

IO: Sì, sento che così è stato, non ne dubito. Anzi, domani la ringrazierò per stare nel mio cammino e per aiutarmi a crescere e conoscere un altro “strato” di me. Ero curiosa di sapere qual era quello “strato” che avevo visto di riflesso in quella chiacchierata. Adesso la mia sensazione è di calma, entra nel mio petto una sensazione di leggerezza, di pace, il mio petto si alleggerisce letteralmente. Sento che assorbire tutte queste informazioni sia curativo nonostante il disagio che ho provato oggi.

SONO: E’ così. Tutto ciò che vivi è per crescere, per conoscere e togliere “strati” come dici tu hehehe.

IO: Grazie, grazie, grazie

SONO: A te piccola mia 

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