20 agosto 2022, 5:24 a.m.
La produttività
(Tradotto dalla mia animaamica Gabriel)
IO: Immagino già ciò che mi dirai, cercando così tanto di essere produttivi, ci perdiamo di vivere il momento presente, e la cosa più importate, perdiamo i momenti di qualità con i nostri cari, poiché cercando sempre di produrre ci perdiamo l’esistere.
SONO: Ti sei difesa, giustificata, e non ti ho ancora detto niente, mmm… Cosa succede? C’è qualcosa che sai che non va in te e ti scusi in anticipo?
IO: Beh, in realtà, ti ho detto qualcosa in cui ci credo e vedo nella mia vita quotidiana. A volte mi passa la giornata e sono seduta la maggior parte del tempo, occupata a creare i miei progetti e non vivo il semplice istante del giorno, beh, ora che ci penso quando creo, il tempo sparisce e sono così assorta ultimamente che posso passare ore ed ore creando, scrivendo, leggendo, in riunioni, ecc…
SONO: Sì. lo so, entri nel tuo stato d’animo di creazione, è bellissimo, quella produzione è fantastica! Entri nel fluire, il tuo corpo si rilassa ed il tuo cervello inizia ad ossigenarsi.
IO: Sì è vero!!! Mi stanco un po’ ma mi diverto tanto…
SONO: Quello è il motivo, ti diverti, ed è li dove ti invade la colpa ed il disagio per la produttività.
IO: Le tue parole le ho sentite sul corpo, all’altezza del mio cuore. Quindi, divertirmi mi porta alla sensazione di colpa, non il fatto di dover produrre come pensavo?
SONO: Mi dici che il tempo scompare e che fluisci nella creazione dei tuoi progetti, questo non è per giustificare, direi che è perfetto, continua a mantenerti in quegli spazi, dove la tua virazione-frequenza sale. La sensazione di colpa che giustifichi all’inizio della nostra chiacchierata, non è per la produttività, è per il divertimento. Non ti permetti di divertiti a meno che tu non faccia ciò che dovresti fare, stare con le persone che ami e altre giustificazioni e convinzioni che mi hai dato.
IO: Quindi mi stai dicendo che il senso di colpa che provo riguarda più il “divertirmi” che il “non fare ciò che penso dovrei fare”?
SONO: Così è, l’hai detto perfettamente. Il godimento nell’umano è un concetto poco utilizzato, poiché si limita a pochi momenti standard nella vita quotidiana, ciò di cui normalmente si gode ad esempio le vacanze, un recitale, il sesso, uscite con amici, la famiglia, momenti con chi ami. Ma se inizi a ricordare, e so che l’hai fatto, quando l’hai vissuto in passato, tu ti annoiavi, o forse discutevi con chi stavi, non era una situazione armoniosa o di “godimento”.
IO: E’ vero, succedeva esattamente così e mi domandavo: Se ci vogliamo così bene… se aspettiamo così tanto questo momento… perché non me lo godo come dovrei? E la risposta era un silenzio totale.
SONO: Il tuo godimento è stato condizionato da ciò che pensavi fosse il godimento, ma quell’elezione la realizza le tue convinzioni, non il tuo cuore, è li che le tue sensazioni si scontravano, alla fine, realizzavi così tante cose perché credevi che te le saresti godute, ma in realtà quando le facevi, il loro effetto non era quello sperato.
IO: Allora? Le occasioni o momenti che credevo fossero da godersi, cosa erano in realtà? Momenti di…?
SONO: Sono situazioni che vivi perché credi che sono… ma è solo un prototipo creato dalla tua mente, non dal tuo cuore, poiché semplicemente è una tua credenza, ma non lo senti in reatlà.
IO: Adesso capisco molte cose, mi vengono in mente ricordi, dove mi domandavo perché mi sentivo così, triste, sconvolta, a disagio, triste, arrabbiata, se in teoria mi dovevo sentire felice per ciò che stavo vivendo.
SONO: Fai fatica a ricevere, e quando lo fai, senti che non ti appartiene, che non è per te, credi che non esiste vivere se non c’è sacrificio, e quando arriva il divertimento non te lo godi, poiché ciò ti allontana da ciò che credi ce DEVE essere: la produttività. Ma la produttività dal sacrificio. Per quello quando lavori al tuo progetto e voli con il cuore, la sensazione di colpa la giustifichi con questo e quello, come se la produttività fosse legata unicamente al sacrificio e non fosse possibile godere anche. Permetterti di ricevere tutte quelle emozioni che provi mentre scrivi e crei è produttività dal divertimento.
IO: Questo è molto forte, poiché la sensazione di colpa per non essere stata abbastanza con mia figlia, mio marito, con il divertimento, invece producevo e basta… adesso qualcosa capisco… pensavo che la sensazione di colpa era per dare così tanto di me, energia, tempo, lavoro… e non i miei “compiti” (mi è venuta in mente la parola: compiti) …(?)
SONO: Sì, così è, poiché lo stare più tempo con tua figlia è un dovere, con tuo marito, con le altre cose, ma quando sei lì non provi ciò che pensi dovresti provare. In realtà la tua mente ed emozioni stanno altrove, e la realtà è che non ti godi il momento con i tuoi cari.
IO: Ho scritto così veloce che mi sono persa credo…
SONO: Meglio, perditi, perditi poiché è proprio li che ti ritroverai.
IO: Che bello questo che assorbo da te. Ieri raccontavo ad una amica che la sensazione che ho quando sono qui è di tanta AMOREVOLEZZA, quella è la parola che mi è venuta in mente da scrivere in questo momento, nonostante il sonno è qualcosa che mi diverte.
SONO: Sì, sì, l’hai detto, “ti diverti”. Vedi? Esistono cose uniche e speciali per ogni essere umano che fanno sì che ci connettiamo con noi stessi, dove non c’è la colpa, i dovrei, dovrei fare così, doveri dire così, ecc.
SONO: In realtà, il godimento non passa dal non pensare ma dal permetterci di ricevere. Quando senti, nel presente, nell’intensità del presente, che in realtà, come dici tu, il tempo scompare, è lì dove il presente diventa un “eterno presente”.
E’ incredibile e non smetto di stupirmi con tutto ciò di cui parliamo, poiché mi rendo conto ogni giorno di più che la nostra pace interiore deriva dal nostro svuotare: concetti, idee preconcette, prototipi di situazioni “standard”. Veramente, molto, molto “folle” questo scoprire, nello scrivere questo ho sentito di nuovo quella sensazione di leggerezza nel mio petto nel mio cuore.
SONO: Ricevere è la chiave della produttività, è lì che possiamo godere della nostra propria creazione di manifestazione. Creare “facendo festa con le nostre mani”, anche una carezza, un abbraccio è una manifestazione di amore, una creazione con il cuore. Quando crei dal tuo cuore GODI. Godere è la chiave per trovare l’armonia nella produttività. La produttività si equilibra con la MANI-festazione. Quando sei in esistenza. Quando ti trovi nei dovrei, nel bisogna, ti allontani per entrare nella MANI-polazione per far sì che le cose vadano come dovrebbero .
IO: Stupefacente, ora capisco che quando godo facendo qualsiasi cosa inserendo la produttività, questo è il risultato dell’equilibrio tra ciò che penso, sento e faccio. Super! Adoro! Adoro re-significare le mie ore di creazione poiché è lì che si trova la vera IO-SONO.
SONO: Sento che questo ti entusiasma moltissimo poiché ti liberi dal peso della colpa, che le cose devono essere in una certa maniera stabilita per permettere al sentire con tutto il tuo ESSERE.
IO: Grazie, ho capito che la “sana produttività” è la manifestazione della nostra unica ed essenziale creazione e non è “rubare il tempo” alle cose più importanti”. Viva la produttività manifestatrice!!! GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE
SOY: A te piccola mia, a te