18 agosto 2022, 5:18 a.m.
L’ATTESA
(Tradotto dalla mia animamica Gabriel)
IO: Caspita…! Che strano questo titolo. Cosa aspettiamo?
SONO: La vita nel mondo è una continua attesa, aspettare le prossime vacanze appena finiscono quelle di quest’anno, lo stipendio a fine mese, la realizzazione dei sogni, la conferma di qualcuno, la risposta di qualcuno… Si aspetta continuamente l’avvenimento di qualcosa, togliendo spazio al presente. Quando aspettiamo, come abbiamo già detto, di solito siamo in aspettativa, però, inoltre, speriamo che qualcosa arrivi e ci risolva i problemi, che ci dia, che faccia…
IO: Non so, non l’avevo pensato in questo modo, la mia idea era che correvamo tutto il tempo ma era un movimento in avanti, correre per ottenere, ma l’idea dell’attesa sarebbe esattamente il contrario, sarebbe piuttosto quiete. Molto interessante, mi fa ridere questa dualità paradossale costante che esiste nelle cose.
SONO: Ridi, ridi piccola mia, la risata ti allontana dall’attaccamento, la risata neutralizza le emozioni che possono portarti all’angoscia e la paura, ridi. Sai cosa provoca in te l’attesa?
IO: Adesso sì che diventa serio il discorso, bene, l’attesa, la quiete, mi parla di inefficacia, mancanza di decisioni, mancanza di azione, di rinuncia, di subordinazione, ristagno… solo a pensarci mi fa rabbia, mi provoca rifiuto.
SONO: Così è, rifiuto, arriva la colpa associata a ciò che aspetto, e del perché me lo aspetto, sono meccanismi inconsci che continuamente stanno vibrando in maniera massiccia, collettiva.
IO: E perché succede questo?
SONO: Per non vivere nel momento presente, nell’istante di cui disponiamo per assaporare la vita, aspettare fa sì che perdiamo la vita stessa. Oltre a perdere noi stessi nel permanente tentativo che succeda qualcosa, senza prendere decisioni con il nostro vero sentire.
IO: Mi faresti un esempio?
SONO: La gravidanza, ad esempio, quando eri incinta dei tuoi figli, dovevi aspettare nove mesi per vederli, la gravidanza era focalizzata sul fatto che tutto andasse bene per la nascita a termine, il mentre era in relazione all’arrivo del bambino, la cura della mamma, l’alimentazione, le analisi, tutto focalizzato nell’amare la nascita di quel nuovo essere che arrivava al mondo. Lo sai che in ogni istante di vita di quello stesso corpo in formazione, stanno avvenendo milioni e milioni di creazioni cellulari, riproducendosi in maniera spontanea, ognuna di loro con un’informazione specifica per la sua funzione, facendo sì che la vita prosperi, senza un istante presente si frenerebbe tutto, la vita non esisterebbe. Capisci ora l’importanza del momento presente? Rappresenta il livello della tua attenzione, essere così assorbiti da ciò che aspettiamo fa sì che si cancelli l’istante presente.
IO: E’ incredibile questa informazione, mi rendo conto che stiamo inibendo la nostra creatività in quel modo, vero? Tutto ciò che facciamo aspettando è senz’altro negarci l’esperienza del momento presente. E’ davvero forte ciò che mi dici, poiché allora continuamente alimentiamo la frustrazione e la colpa nella nostra mente che si trasmette al sentimento attraverso gli ormoni.
SONO: E’ così, e non solo quando aspetti in silenzio credendo che ciò che sta per arrivare, ciò che ti aspetti, ti farà sentire meglio, soddisfatta, tranquilla, felice, tutto ciò che vivi nell’istante presente è di minor intensità e valore per dirlo in termini umani. Oltre ad alimentare la scarsità che ti appartiene tutto il tempo di attesa per non avere ciò che speravi.
IO: Mi lasci davvero sorpresa. Quanto ci condiziona il concetto di tempo, pensare che sempre si è parlato del fatto che il tempo è relativo, di fatto, quanto più ci allontaniamo dalla terra, dalla sua gravità, più cambia il tempo.
SONO: Gli animali, le piante, loro non vivono dal tempo, ecco dov’è la loro saggezza naturale.
IO: Mi rendo conto come gli umani ci auto sabotiamo continuamente creando emozioni scontrate, contrarie a ciò che realmente volgiamo sentire, è davvero sorprendente ciò che dico, l’informazione che si è assorbita dalla parola attesa. Sono meravigliata. Ma allora? Sai che mi piacciono le cose pratiche e concrete. Cosa si fa davanti all’attesa? Viviamo governati dal tempo in questo mondo, almeno nell’attualità. Tutte le mattine mi sveglio pensando alla data e l’ora. E’ come se mi ancorasse al tempo presente ora che ci penso meglio.
SONO: Sì, così è, ti ancori a quell’istante. Cosa pensi quando aspetti a scrivere questi dialoghi da condividere? Cosa ti aspetti?
IO: Finire, farlo, finire… Oops!
SONO: Vedi? Speri di finire.
IO: Io che pensavo al mio entusiasmo per cominciare per vedere cosa mi dici ogni giorno. Anzi, durante il giorno sento entusiasmo per il giorno dopo quando ci troveremo nuovamente. Ora mi rendo conto che sono governata dall’attesa nella mia vita e non da ciò che sto vivendo. Sono davvero stupita da questo concetto…wow…
SONO: Così è, sospira, sospira…
IO: Un’altra cosa di cui mi sono accorta è che forse la mia attesa nei nostri dialoghi è perché tu mi dica come dovrei agire davanti ad una determinata situazione che sta capitando nella mia vita attualmente, invece non è così. Mi parli di come vedere i diversi concetti da prospettive diverse, e la cosa più folle (come dico io), è che si apre un mondo di possibilità per le cose che mi stanno capitando attualmente. Bellissimo, davvero bellissimo.
SONO: Ti aspetti risposte lineari in un mondo lineare, invece, poter aprire la visione di ciò che succede nella tua esperienza nella terra, fa sì che tu viva dalla libertà di ciò che realmente esiste; poiché TUTTO E’.
IO: E’ vero, so che suona poetico e romantico, ma è la cosa più vera e concreta in questa esperienza. Anche lì sento un grande paradosso.
SONO: Sei fantastica, sì, sì, non dubitare, scrivilo, come tutti, siete delle meraviglie viventi, è molto bello poter dirlo e scriverlo. Vero?
IO: Sì, sì, il sorriso mi illumina il viso e lo senti, vero?
SONO: Sì, sì, ti sento. Il tuo sorriso è un regalo, accettalo e ricevilo.
IO: Sì, pensare che viviamo nell’abbondanza infinita ma la nostra mente finita ci impedisce di vederlo.
SONO: E’ lì che ti “sbagli”, tu e la maggior parte degli umani. Siete pieni di regali, esiste tutto per vivere nella GRAZIA, la grazia rimane nel PRESENTE.
IO: Comprendo ora e sento un enorme peso nelle mie braccia, faccio fatica a scrivere ciò che ho sentito. La nostra mancanza di abbondanza ce la procuriamo per non valorizzare il presente, rimanendo in attesa di ciò che verrà, è per quello che viviamo nella carenza, poiché siamo sempre in attesa di ciò che non abbiamo ancora. Sento calore su tutto il mio corpo tremante mentre mi rendo conto di quanto ho scritto, sono stupita da questa informazione, sono davvero emozionata, la mie lacrime scendono già.
Grazie, grazie, grazie!
SONO. A te piccola mia. A te