101 Giorni di Dialoghi col mio ESSERE

GIORNO 12

Calma

(Tradotto dalla mia animamica Gabriel)

IO: Immagino dal titolo che è ciò di cui ho bisogno in questi momenti storici della mia vita, vero?

SONO: Non necessariamente tu, ma la tua anima, il tuo sentire, sei un uragano di energia che gira, a volte senza direzione, e ciò ti stanca moltissimo, ma è una necessità maggiore, fare, fare fare, correre, correre, correre, poiché il tuo movimento ti mantiene viva.

IO: E come sarebbe? Spigami per favore.

SONO: Certo, quanto ti muovi spendi un’energia accumulata che avevi bisogno di eliminare, se non lo facessi ti consumeresti gli organi. Hai un eccesso di energia, che ancora non canalizzi per il tuo bene e quello di coloro i quali ti segiranno.

IO: Coloro i quali mi seguiranno? Di cosa parli esattamente?

SONO: Tu hai un dono, quel dono ce l’hai per condividere con gli altri, sei nata un leader, di persone che ancora non trovano il loro sentire, la loro connessione con loro stessi, è per quello che ti alleni, per poter guidarli. Stai aprendo strada per farlo dopo con loro, è parte di un ecosistema. Se la calma non ti accompagna, affogherai nell’energia senza poter canalizzare.

IO: E… Come faccio? Come posso fare per poter sentire quella serenità in me e poter trasmetterla? Soltanto a dirlo mi sembra strano. Calma è una parola che si vede poco nel vocabolario della mia vota compare poco. Hehehe

SONO: Così è, poiché pensi che il fare ti mantiene in vita, ma in realtà la consuma. Correre per vivere, correndo consumi moltissima energia, di azione, invece che di perdono.

IO: Di perdono? Per cosa? Non capisco.

SONO: Perdono per ciò che credi di fare.

IO: Sono molto confusa… Per ciò che credo di fare?

SONO: Credi di essere colpevole di tutto ciò che succede a casa tua, attorno a te, e ti condanni, pagando la pena. E facendolo canalizzi e calmi quel bisogno psichico. Ti vedi come un animale che ha appena cacciato e corre per non diventare anche lui un’altra preda.

IO: Molto primitivo tutto questo, Così sono messa? Così mi sento?

SONO: La colpa che senti, non è per la tua caccia. E’ per abbandonare i tuoi per cacciare.

IO: Mi sorge una domanda, E’ per quello che piango così tanto? Quasi per tutto, dalla tristezza, dall’allegria, dall’emozione, dalla paura, dalla rabbia…

SONO: Le tue emozioni -il tuo sistema ormonale-, lo equilibri con il pianto, lui è una valvola di sfogo. 

IO: Mi sembrava, ultimamente sto meglio per quello. A volte mi preoccupavo, non riuscivo a trattenerlo e mi rendeva difficile rapportarmi con altre persone e poter mantenere un dialogo.

SONO: Il pianto è il tuo alleato e lo stai comprendendo, poiché ora non ti incolpi per quello, lo lasci andare e scorri.

IO: Sì, sì, è vero, ho preso consapevolezza di quello. Mi fa sentire calma, con più equilibrio.

SONO: Lo reconoces porque eres conciente y el reconocerlo hace que sanes, perdonandote.

IO: Es complicado este juego de frases. 

SONO: ¿Lo es? ¿O lo es la psicología humana en realidad? Es ella que se ha vuelto complicada, la naturaleza sigue los ciclos. Solo el ser humano, al no seguir sus propios ciclos, ha frenado la rueda y comienza a complicar el pasaje de energía, el ciclo de dar y recibir.

IO: Ese es un tema que últimamente estoy trabajando en mí.

SONO: Lo sé, es allí donde te pierdes pues es el recibir de los demás, el contacto, el diálogo, el permitir que el otro te entregue lo que tiene para dar y no lo que tu esperas que te de.

IO: Eso es muy fuerte, ¿Es control verdad?

SONO: Así es niña mía, tú pretendes controlar el mundo, y el mundo se controla a sí mismo, es un ecosistema, y siendo eco necesita sí o sí vivir ciclos, utilizar energía cuando se la requiera y no fuera de tiempo.

IO: Nuevamente estoy yo, haciendo y haciendo. 

SONO: El hacer te da ese control que crees y quieres tener. Pero es en vano, es decir sin rumbo, sin un objetivo, pues lo haces por hacer.

IO: Hoy siento que estás siendo muy duro conmigo, en tus palabras y en tu forma acusadora, 

SONO: Absolutamente no niña mía, esa eres tú misma, y por ello te culpas. Culpas el hecho de que aún no alimentas tus proyectos cómo te gustaría, aún no tomas, tus responsabilidades como te gustaría, no tienes los resultados que quisieras, no es el mundo que te imaginas. Tus expectativas, recuerdas.

IO: Sì, perché è così? Solo per una questione di sopravvivenza ancestrale… animale? 

SONO: In parte sì, in parte perché sei abituata a quello, non sai che fare, ma lo fai. 

IO: Vorrei uscire da questo circolo. E’ possibile?

SONO: Sì, un modo è rendere cosciente ciò che è inconscio. Cioè, comprenderlo, abbracciarlo, abbracciar-ti. Fai tante cose senza un senso.

IO: Quello me l’hai già detto.

SONO: Non abbastanza.

IO: E’ per questo che mi sento così esausta ultimamente?

SONO: Sì, per quello e perché il tuo organismo si sta preparando, si sta adattando ai cambiamenti che stanno per arrivare.

IO: Credo di capire.

SONO: Ciò che pensi annulla il tuo sentire.

IO: He he he a volte dimentico che sai tutto su di me.

SONO: SIAMOUNO.

IO: Oggi mi è diventato chiaro che sono io stessa che interrompo i miei propri cerchi. Ieri mi hanno consigliato di fare attività fisica, è un grande aiuto, inoltre, bere 8 bicchieri di acqua. Lo farò, voglio e vorrei trovare la calma.

SONO: Lo farai, il tuo cammino è iniziato tempo fa, in cerca di calma mentale ed emotiva, il tuo fisico ti aiuterà.

IO: Incredibile il nostro corpo, è l’ancora alla terra. Lo ascolterò più spesso.

SONO: Conosci di più dei corpi degli altri che del tuo stesso, un’altra incongruenza dell’essere umano. La conquista di ciò che non è proprio.

IO: Oggi mi sento irritata, mi hai detto cose molto dure.

SONO: Tu sei dura, il giudizio che ti dai, di conseguenza la colpa; ti incolpi e passi all’azione, corri con l’obiettivo di… e così successivamente, conosci già il cerchio.

IO: Sì

SONO: Il perdono ti darà la calma… e la calma ti darà te stessa. 

IO: Tutto è ciclico?

SONO: Non esattamente, in realtà evolutivamente, è a forma di spirale.

IO: La fibonacci. 

SONO: Seguire la fibonacci è trovare la calma.

IO: Tutto davvero pazzesco, grazie, grazie, grazie.

SONO: A te piccola mia, a te.

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