101 Giorni di Dialoghi col mio ESSERE

GIORNO 11

IOSONO

SONO: Tu sei chi sei

IO: Oggi inizi tu, non trovavo la domanda di oggi… Cosa mi succede? Mi sono svegliata, sono le quattro del mattino e non riuscivo a dormire pensando al mio compito per il giorno undicesimo.

IOSONO: Stai cercando di capire come riconoscere chi sei, ti senti messa alla prova quando in realtà tutto è prova ed errore. La vita è una prova, assaporare ciò che vivi per sperimentar-ti, ricordi? Tu lo vedi come una prova, un esame di scuola, poiché sei stata educata in una struttura, la scuola, dove superare era ciò che era corretto, invece essere bocciati era la cosa scomoda, triste, frustrante…

IO: E’ vero, così lo vedo, e così si vede normalmente, ma come dici, se la vita è sperimentarsi, tutto è una prova ed il fatto che esista l’errore è ciò che ci permette di continuare a vivere, continuare a provare, solo che il sentimento che accompagna all’errore è la tristezza, il rifiuto nel mio caso. So che mia madre mi generò per un errore di calcoli, senza pianificarlo. La sensazione che associo all’errore è la tristezza, frustrazione, rifiuto, ora lo comprendo. Non giudico mia madre, assolutamente no. Se mi metto nei suoi panni, in quei momenti storici della sua vita, per la sua realtà, mi sarei sentita allo stesso modo.

SONO: E’ per questo che all’errore associ la sensazione di rifiuto, scomodità, mancanza di impegno e voglia di evitare ed evadere. E’ una ferita alla nascita, è lì che c’è la tua mancanza di comprensione di ciò che sei in realtà, del tuo aspetto divino, saggio di amore che sta in tutto ciò che esiste. Ri-significa l’errore, ri-significa il rifiuto, ri-significa l’impegno…

IO: So che errare è camminare, migrare. “Camminante non c’è cammino, si fa cammino andando”. E’ per quello la mia necessità continua di spostarmi da tutti i posti dove sto per un certo tempo? E’ correlato?

SONO: Certametne rimanere in un posto fisso ti lascia alla mercé dei predatori, dove rischi la tua vita. Inoltre, si errava per cercare cibo.

IO: Non capisco niente, spiegami.

SONO: Quando non erri, e ti mantieni nello stesso posto per un po’ di tempo, la tua sensazione è di morire piano piano, rimani senza energie, poiché il movimento ti facilita la vita, stare fisso in un posto ti annoia, ti stanca, senti che non ha senso. Ma la realtà del tuo sentire è che se non “erri” muori.

IO: E’ molto strano ciò che mi dici, in un certo modo lo sento così, la mia vita è un continuo errare, anzi, il mio sogno è di vivere in altre nazioni con l’idea di accumulare esperienza e scrivere sull’essenza umana, e per farlo voglio errare in differenti culture, ideologie, storie, colori e vite. Non l’avevo mai collegato alla mia ferita alla nascita.

SONO: Sì piccola mia, tu erri per sopravviere. Il tuo movimento ti assicura la vita, quello è il tuo ragionamento interno inconscio.

IO: Incredibile, poiché mi dà la sensazione di stare scappando continuamente da me stessa, è un qualcosa di folle e senza senso, mi sposto per trovarmi e allo stesso tempo sto scappando da me, una contraddizione. Molto, molto interessante comprendere questo perché un una certa maniera mi esaurisce.

SONO: Sì, ma il viaggio della tua vita non è la meta, è il cammino. Come dici, il viaggio è il cammino. Mentre ti cerchi ti trovi, mentre ti allontani ti avvicini. 

IO: E’ una ricerca costante, come il cane che si morde la coda mi viene da dire.

SONO: Il cane cerca la sua coda nello stesso posto, tu no, ecco la grande differenza, tu provi ed erri (viaggiando e spostandoti), sono cose diverse, ti vivi in luoghi diversi, senti e apprendi su di te in luoghi diversi, lì sta la tua ricchezza interiore, nell’essere chi sei dovunque sei. Il tuo IOSONO è lo stesso, solo che vivi esperienze diverse, stai sempre tornando a te dall’errore.

IO: Cioè, l’errore è il motore di vita?

SONO: Così è, la tua ferita è il motore di vita, è lì che cresci ed evolvi, è lì dove ti permetti di sperimentare, si sento felice.

IO: Sì, lo sono, mi emoziona e le lacrime come sai mi scendono, poiché è così magico tutto questo, è così bello, così intelligentemente creato. Come dall’errore vivo me stessa, è realmente fantastico, pensare che credevo che fosse qualcosa da superare, invece, come tutte le esperienze, è da integrare e amare, perché è ciò che mi permette di ESSERE.

SONO: Il tuo IOSONO.

IO: Wow, wow è così, il mio iosono. GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE.

SONO: A te piccola mia.

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