101 Giorni di Dialoghi col mio ESSERE

GIORNO 10

La luce della ragione

(Tradotto dalla mia animamica Gabriel)

IO: Non so perché quando ho scritto il titolo mi è sembrato un controsenso, Perché l’ho sentito?

SONO: Poiché credi che la tua mente ti ha disturbato tutto questo tempo, ti allontani da tutto ciò che è mente, attribuisci a lei il fatto di allontanarti da me, è per quello che credi che dovresti essere addormentata per scrivere i nostri dialoghi, così la mente non ti disturba né si mette in mezzo.

IO: Ma te stesso dici, respira, respira, che sono molto nella mente, ahhh sono molto….

SONO: Esatto, quando sei troppo nella mente non solo ti allontani da me, ti rapisce e diventi un “programma mentale”, è lì che dai la colpa alla tua mente e la consideri un sistema contrario o interruttore tra te e te tessa.

IO: Comprendo, intuisco da come lo dici, che non è così, vero?

SONO: Dici bene piccola mia. Giacché la mente è il mezzo grazie al quale sei qui nella terra, senza di lei niente avrebbe senso, poiché è lei che permette le esperienze, permette alla tua divinità di esprimersi, e sperimentare qui nella terra, capisci che non è tutto o niente? Attribuisci un giudizio pesante alla tua mente, eppure è lei che ti ha portato qui da me. Lei fa possibile questo nostro incontro. Lei è l’antenna captante per far sì che questo succeda e che tu sia viva ogni giorno che scrivi ed esisti nella tua vita fino a qui. Non lo dimenticare.

IO: E’ vero, devo confessare che ultimamente rinnegavo di lei, cercavo di annullarla, mente in bianco mi hanno detto, l’ho letto diverse volte, ma come? Se l’unica cosa che fa è “sporcare” con pensieri… molto forte la parola che mi è venuta, “sporcare”.

SONO: Vedi? Questo è il tuo concetto più intimo dei tuoi pensieri “sporcizia”. Come puoi darti amore se credi che i tuoi pensieri spontanei e inevitabili siano “sporchi” e che la mente stia sporcando costantemente, poiché è l’unica cosa che può fare. Capisci perché la luce della ragione ora?

IO: A dire la verità, no, raccontami, spiegami…

SONO: La luce della ragione perché è lei che ti illumina il passo a seguire, a vivere, sperimentare, senza di lei non saresti qui a respirare, a far tornare lo spirito in te (questo significato che hai scoperto e che ti piace così tanto). I respiri, il tuo modo di esistere che è protetto dalla tua mente, è lei che rende possibile la tua esistenza. Il fatto è che quando sei più mente non ti convince la sua funzione, ed lì allora che ti arrabbi, le dai la colpa di ciò che ti succede per gli schemi ereditati, le esperienze vissute e sperimentate, se non fosse per quei pensieri non avresti la Maestria che hai.

IO: Sentito? L’hai sentito vero? Quando stavo per scrivere maestria mi sono fermata anche se sei stato molto chiaro, Perché mi è successo? La mia mente mi tradisce? 

SONO: NO, NO, assolutamente no, non siamo noi stessi, poiché per non avere memoria cellulare di altre esperienze che vorremmo, sogniamo, ci piacerebbero, crediamo che è lei ad allontanarci ma in realtà lei ha semplicemente un solo registro, il registro di ciò che ha vissuto in questa e in altre vite, quelle dei tuoi antenati. Comprendi perché senti sporchi i tuoi pensieri? Perché senti che la mente ti disturba con le sue credenze di dolore, inettitudine, di non credere che realmente sei una maestra di vita?

IO: Di nuovo mi fermo quando lo scrivo, Cos’è quella “falsa umiltà” che mi frena e non mi fa credere che IOSONO chi sono?

SONO: E’ il sentimento di paura, paura a scomparire, a entrare nell’ignoto, a non sapere come si adatterà e se lo potrà fare, poiché non l’ha mai fatto nella sua esistenza. Sono tempi nuovi, diversi, tutto per lei è troppo veloce, strano, nuovo. E’ normale che abbia perso il suo asse. Ma ora lo sta trovando, piano piano, un passo alla volta, come dici tu.

IO: Sì, sì, vai troppo veloce, piano piano… un passo alla volta come dico io… he he he. Ok, adesso comprendo meglio e mi identifico con ciò che dici, poiché quando ho voglia di fare qualcosa di totalmente diverso da ciò che la Silvina del passato avrebbe fatto, ci penso, dico che lo farò, che lo dirò, ma dopo, non mi esce niente, l’unica cosa che ottengo è l’esaurimento, la frustrazione. E’ lì dove, adesso che ci penso, do la colpa alla mia mente e ai miei schemi che mi frenano la crescita, in ReGenesis ad esempio.

SONO: Regenesis è un’estensione di te, è ciò che sei venuta a dare ma a cui non ci credi ancora completamente, senti che è troppo per te e che non ce la fai, essendo che sei stata tu stessa a programmarlo e crearlo.

IO: Perché mi succede questo? Mi scendono già le lacrime, anche senza la tua risposta.

SONO: Regenesis sei tu, e le tue lacrime sono per non crederci, per non dare la luce della ragione a questo. Credi che non è possibile per te, tuttavia è la luce della ragione che ti può dire e contare tutte i passi che hai fatto per arrivare fin qui, non sono stati pochi e lo sai, non sono stati facili e lo sai. La cosa più importante è che tu sappia che non sono stati vani come pensi a volte lasciando cadere per terra le tue energie.

IO: E’ vero, non posso negarlo, lo sai già tutto. Perché sto vivendo in questo cerchio da mesi?

SONO: Anni direi, senti che non sai come farlo, credi di non esserne capace, che è troppo per te. Capisci perché dici “pensieri sporchi”, quelli sono pensieri involutivi condizionati dalla paura. Ma sporch? Niente affatto. Il giudizio proprio ti condanna, ti limita, ti blocca, portandoti a paralizzarti, creando più e più resistenze in te.

IO: Adesso capisco perché sono diventata nemico della mia mente. Lei non è chi mi allontana da me, sono io stessa a farlo.

SONO: Tu non le permetti di eseguire ciò che sa fare, e credi che ti impedisce di essere, ma non è così. Lei ti permette di essere in questa terra, è meraviglioso ciò che stai facendo. E’ grazie alla tua mente che dà il comando che puoi scrivere tutto questo sul tuo computer.

IO: La domanda è, come lo faccio? Come faccio per non ripetere queste situazioni cicliche di non credere chi sono?

SONO: Prima davi la colpa ai tuoi schemi, sebbene loro ci siano e facciano parte di te dei tuoi condizionamenti, non dirigono la tua vita, è una questione di energia. 

IO: Energia? Spiegami di più per favore.

SONO: L’energia che possiedi si distribuisce in diverse aree della tua vita, una parte va al tuo corpo per far sì che possa funzionare, e un’altra va ai tuoi pensieri, che alimentano il tuo vivere, poi ci sono delle altre ma ci fermeremo su queste due. L’energia vitale. Credo che quello lo capisci già, vero?

IO: Sì, sì, credo di sì, dico credo poiché mi sente letteralmente fuori di me.

SONO: Ok, l’energia dei tuoi pensieri è quella che ti porta a realizzare ciò che fai quotidianamente ed è quella che organizza il tuo passo dopo passo nella giornata, le tue emozioni ed i pensieri vanno mano nella mano, non è possibile separarli poiché si retroalimentano, facendo sì che il tuo corpo, grazie all’impulso ormonale, risponda alla vita. 

IO: Sono le emozioni a condurre la mia vita, non i pensieri?

SONO: Esatto, le emozioni sono la forza delle tue azioni, i tuoi pensieri si retroalimentano. L’energia delle tue emozioni è quella che conduce la tua vita veramente e movendoti nel giudizio ripeti schemi, idee, circostanze di vita che rettifichino quegli schemi poiché l’emozione è la stessa e la risposta ormonale anche. 

IO: Comprendo. La domanda d’obbligo è, come faccio per far sì che le mie emozioni non mi facciano ripetere schemi, pensieri, che a sua volta retroalimentano le mie emozioni (ormoni) ripetendo ancora schemi. 

SONO: Grazie alla luce della ragione.

IO: Sono veramente persa nel discorso, non so più cosa scrivo.

SONO: Tu sei energia di luce e quando illumini i tuoi pensieri mettendo Amore, che racchiude tutto, lì, avviene il cambiamento. Quando metti: “energia d’amore”; sensazione di incondizionalità; non giudizio: “non due”. Quello che accadrà è che l’emozione non partirà e non avrà effetto perché la situazione non avrà energia, emozione, non avrà chimica ormonale, azione. Comprendi?

IO: Molto forte per me, mi sento sfinita e sudata…

SONO: Vai, piccola mia, domani continuiamo.

IO: Grazie, grazie, grazie!

SONO: A te piccola mia.

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